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Solar Cooling - in 5 minuti

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Come funziona e quali sono le applicazioni di questa tecnologia? Molto semplicemente, il solar cooling consiste nel raffrescamento degli ambienti interni tramite l'abbinamento di un impianto solare termico con una macchina frigorifera ad assorbimento. Può sembrare strano, ma usando l'energia solare questa tecnologia permette di produrre acqua fresca a 7°C. Cioè facciamo il freddo tramite il caldo. Il funzionamento della tecnologia del solar cooling prevede diversi elementi: -Pannelli solari termici, per catturare la radiazione termica proveniente dal sole e trasferirla a un fluido. Tale fluido viene impiegato per fornire energia termica ad una macchina frigorifera. -Macchina termica; ed in particolare una pompa di calore ad assorbimento, che produce acqua per raffrescare gli ambienti. -Uno o più serbatoi di accumulo; di solito c'è un boiler che accumula il calore proveniente dai pannelli solari, permettendo di utilizzarlo nelle ore notturne o quando le condizioni climatiche non sono ottimali. Lo stesso serbatoio può anche essere usato per l'acqua calda sanitaria all'occorrenza. -Una torre di raffreddamento, necessaria per rimuovere il calore in eccesso dalla pompa di calore; in alcuni casi si può anche non installare questa torre di raffreddamento ed usare questo calore in eccesso per riscaldare ad esempio l'acqua della piscina. Se prendiamo in considerazione le caratteristiche, i costi e le dimensioni di un impianto di questo tipo, ci rendiamo conto che questa tecnologia è più indicata per grandi impianti centralizzati, con potenza superiore ai 20 kW. In altri termini, potrebbe risultare non conveniente per abitazioni medie o piccole. Questo perché le macchine ad assorbimento lavorano con forti depressioni e per garantire un certo grado di vuoto risultano macchine complesse e costose. Per capirci si parla di un onere dai 30.000€ in su. Ad ogni modo, si tratta di una tecnologia che si sta diffondendo rapidamente, perché permette di rispondere ad alcune esigenze specifiche. Cioè, durante l'estate aumenta notevolmente l'utilizzo di condizionatori e chiaramente questo comporta un picco dei consumi elettrici, e dei costi, proprio nel periodo estivo. Con conseguenze economiche e ambientali non trascurabili. Ed è proprio in estate che il solar cooling esprime al meglio le sue potenzialità: con il notevole irraggiamento solare tipico della stagione estiva permette di produrre sufficiente energia 238 per autoalimentare gli impianti di raffrescamento. Parliamo di energia pulita e rinnovabile, nonché di un cospicuo risparmio in bolletta, visto che l'energia consumata è autoprodotta. Incentivare l'autoproduzione e l'autoconsumo di energia fa bene all'ambiente, alle nostre tasche e alla rete elettrica nazionale, evitando picchi in determinati periodi dell'anno. Ovviamente, il solar cooling si presta bene anche alla produzione di acqua calda sanitaria, sfruttando sempre l'energia termica solare. È estremamente versatile e sono previsti incentivi e detrazioni fiscali per installare questo tipo di macchine. Concludendo, il solar cooling è certamente una valida opzione per raffrescare gli ambienti interni durante il periodo estivo. Funziona anche di notte e permette anche di avere acqua calda sanitaria. In ogni caso, si utilizza energia solare, quindi pulita e rinnovabile. I consumi, e i costi, si riducono sensibilmente, così come si riduce il carico sulla rete elettrica nazionale. Chiaramente, non sempre è possibile installare questo tipo di impianti: è necessaria una superficie sufficientemente estesa per i pannelli solari, servono locali per installare la pompa di calore ed il serbatoio di accumulo. Lo consiglio per grandi strutture. Non mi sento consigliarlo per piccole e medie abitazioni perché l'impianto è comunque complesso e la spesa non vale l'impresa. In ogni caso, si può sempre chiedere il parere di un tecnico qualificato.

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