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Borse Ue in rialzo dopo il voto francese

 
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Il Rassemblement National ha vinto al primo turno delle elezioni legislative francesi. Il partito di Marine Le Pen ha ottenuto il 34% dei voti, seguito dalla sinistra unita nel Nuovo Fronte Popolare con il 28% dei consensi. Solo terza la coalizione del presidente Emmanuel Macron, che si è fermata al 21%. L'affluenza ha raggiunto il 66%, ai massimi da ventisette anni a questa parte. Il partito di Marine Le Pen è riuscito a ottenere 38 deputati al primo turno, e a piazzarne circa 400 nei ballottaggi. La partita si sposta allora al 7 luglio quando ci sarà il secondo turno. Intanto le Borse europee rispondono con un buon rialzo all'esito del primo turno delle elezioni parlamentari francesi tra il sollievo, dovuto al mancato avverarsi dell'ipotesi meno preferita dai mercati, ossia una vittoria netta del partito di Le Pen, e il rimbalzo tecnico dopo un mese di giungo deficitario. «L esito del primo turno delle elezioni parlamentari francesi ha spinto al rialzo i mercati azionari e anche l euro. La principale ragione, a nostro avviso, risiede nel fatto che sono diminuite le probabilità per una maggioranza assoluta del Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella e sono aumentate quelle per un hung parliament che potrebbe portare a un governo tecnico», commenta Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia. Le trattative tra i partiti politici «permetteranno molto probabilmente anche di appianare le proposte politiche più radicali formulate durante la campagna elettorale da alcuni gruppi politici, quelle misure radicali soprattutto in materia fiscale, che sono tipicamente quelle che spaventano di più i mercati finanziari». Tra i paesi che adottano l'euro e che hanno un rapporto tra indebitamento netto e Pil superiore al limite del 3 per cento, oltre l'Italia che è quello ad aver registrato il rapporto più elevato nel 2023, pari al 7,4 per cento, è doveroso ricordare che c'è anche la Spagna che lo scorso anno ha fatto registrare un rapporto del 5,5%. E con un debito attuale superiore al 110% del Pil. Secondo diversi analisti la Francia dovrà tagliare tra lo 0,5% e lo 0,8% per almeno i prossimi quattro anni. Tuttavia, nessuno dei partiti politici attualmente in corsa per le elezioni in Francia ha promesso di tagliare la spesa. Una situazione che potrebbe mettere nei guai sui mercati anche l'Italia. Approfondiamo il tema con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi.

Vacanze, estate più cara, da Telepass, a voli e hotel

Sono 38 milioni gli italiani che nell'estate 2024 trascorreranno almeno un giorno di vacanza in Italia o all'estero, mezzo milione in più rispetto al 2023, per una spesa media di 746 euro a persona, con un aumento del 12% nel confronto con lo scorso anno. E' quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixe' sulle ferie degli italiani diffusa al Villaggio Coldiretti a Venezia, dove è stata allestita la mostra sui nuovi sigilli, le specialità salvate dall'estinzione che rappresentano uno dei motori che alimentano i viaggi di italiani e stranieri. La modalità della vacanza più gettonata è quella dei tradizionali sette giorni, prediletta dal 28% di coloro che vanno in ferie, e un altro 25% si permetterà ferie fino a due settimane, mentre un 14% si spingerà fino a tre settimane fuori. Ma c'è anche un 7% che può permettersi un mese di vacanza e un 3% anche di più. Intanto Il Travel Innovation Hub del Gruppo Bluvacanze venerdì scorso a Milano ha presentato "Turismi.AI", la neonata Associazione per l'Intelligenza Artificiale nel turismo che si pone l'obiettivo di portare la travel industry nelle discussioni su digitalizzazione e innovazione, di cui l'AI è la frontiera più attuale. In realtà, l'industria dei viaggi organizzati, dell'ospitalità, del destination management e del business travel è un macrosettore economico trasformatosi ampiamente grazie al digitale: si pensi al lungo processo paperless della biglietteria aerea e ferroviaria, così come alle antesignane piattaforme di booking che il tour operating ha introdotto con le prime forme di dynamic packaging negli Anni Novanta. Eppure, il turismo con la sua distribuzione e nella sua produzione viene considerato marginalmente un comparto innovativo e latita nei tavoli istituzionali dedicati alla digitalizzazione. Ne parliamo con Domenico Pellegrino, AD Gruppo Bluvacanze.

Boeing cerca di rialzarsi acquistando la produttrice di componenti per aerei Spirit AeroSystems insieme ad Airbus

Boeing ha annunciato l intenzione di acquisire Spirit AeroSystems per 4,7 miliardi di dollari in una transazione interamente azionaria. Spirit, che produce ali e fusoliere per alcuni modelli di aerei di linea, fu fondata nel 2005 proprio da Boeing, che aveva deciso di creare una società indipendente a partire da alcuni suoi settori produttivi. Allo stesso tempo Airbus, un altra importante azienda produttrice di aerei con sede in Francia, acquisterà quattro impianti produttivi di Spirit situati negli Stati Uniti, in Francia, in Marocco e in Irlanda del Nord. Airbus ha detto che riceverà 559 milioni di dollari come compenso, dato che i quattro impianti sono in perdita. L'accordo sulla spartizione di Spirit, che dovrebbe concludersi entro la metà del 2025, è un raro caso di azione coordinata fra Boeing e Airbus, che sono le uniche due grandi produttrici di aerei civili al mondo. Negli ultimi mesi si è parlato di Spirit soprattutto perché l azienda aveva prodotto il pannello che si era staccato dalla fusoliera di un Boeing 737 Max 9 lo scorso gennaio: l incidente non aveva causato morti, ma ha attirato l attenzione sul processo di produzione degli aerei Boeing, in cui sono emersi numerosi elementi critici per quanto riguarda la sicurezza. Alcune criticità erano state attribuite a parti difettose consegnate dai fornitori. La stessa creazione di Spirit da parte di Boeing nel 2005 è stata vista come un tentativo di risparmiare sui costi anche a discapito della sicurezza, e l acquisizione è stata motivata proprio come un tentativo di migliorare i propri standard. Di questi problemi, anche se riguarda la produzione di 787, ne ha risentito anche Leonardo e nello specifico il sito produttivo di Grottaglie. Il sito tarantino dovrà fermarsi per 4 mesi per il rallentamento delle consegne di fusoliere del Boeing 787 (le consegne richieste per l'intero 2024 sono scese da 87 a 55 e il magazzino di Leonardo ne avrebbe gia' stoccate 50), ma sarà poi al centro di un programma di diversificazione che prevede l'assemblaggio finale del convertiplano AW609 in Italia. Tra le iniziative anche quella di un laboratorio sui nuovi materiali compositi insieme al gruppo Solvay. A Grottaglie sono prodotte due sezioni della fusoliera, poi spedite negli Usa, e lavorano un migliaio di persone. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Newsmondo.it.

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Il Rassemblement National ha vinto al primo turno delle elezioni legislative francesi. Il partito di Marine Le Pen ha ottenuto il 34% dei voti, seguito dalla sinistra unita nel Nuovo Fronte Popolare con il 28% dei consensi. Solo terza la coalizione del presidente Emmanuel Macron, che si è fermata al 21%. L'affluenza ha raggiunto il 66%, ai massimi da ventisette anni a questa parte. Il partito di Marine Le Pen è riuscito a ottenere 38 deputati al primo turno, e a piazzarne circa 400 nei ballottaggi. La partita si sposta allora al 7 luglio quando ci sarà il secondo turno. Intanto le Borse europee rispondono con un buon rialzo all'esito del primo turno delle elezioni parlamentari francesi tra il sollievo, dovuto al mancato avverarsi dell'ipotesi meno preferita dai mercati, ossia una vittoria netta del partito di Le Pen, e il rimbalzo tecnico dopo un mese di giungo deficitario. «L esito del primo turno delle elezioni parlamentari francesi ha spinto al rialzo i mercati azionari e anche l euro. La principale ragione, a nostro avviso, risiede nel fatto che sono diminuite le probabilità per una maggioranza assoluta del Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella e sono aumentate quelle per un hung parliament che potrebbe portare a un governo tecnico», commenta Filippo Diodovich, senior market strategist di Ig Italia. Le trattative tra i partiti politici «permetteranno molto probabilmente anche di appianare le proposte politiche più radicali formulate durante la campagna elettorale da alcuni gruppi politici, quelle misure radicali soprattutto in materia fiscale, che sono tipicamente quelle che spaventano di più i mercati finanziari». Tra i paesi che adottano l'euro e che hanno un rapporto tra indebitamento netto e Pil superiore al limite del 3 per cento, oltre l'Italia che è quello ad aver registrato il rapporto più elevato nel 2023, pari al 7,4 per cento, è doveroso ricordare che c'è anche la Spagna che lo scorso anno ha fatto registrare un rapporto del 5,5%. E con un debito attuale superiore al 110% del Pil. Secondo diversi analisti la Francia dovrà tagliare tra lo 0,5% e lo 0,8% per almeno i prossimi quattro anni. Tuttavia, nessuno dei partiti politici attualmente in corsa per le elezioni in Francia ha promesso di tagliare la spesa. Una situazione che potrebbe mettere nei guai sui mercati anche l'Italia. Approfondiamo il tema con Fabrizio Pagani, Partner Vitale&Co e docente a SciencesPo di Parigi.

Vacanze, estate più cara, da Telepass, a voli e hotel

Sono 38 milioni gli italiani che nell'estate 2024 trascorreranno almeno un giorno di vacanza in Italia o all'estero, mezzo milione in più rispetto al 2023, per una spesa media di 746 euro a persona, con un aumento del 12% nel confronto con lo scorso anno. E' quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixe' sulle ferie degli italiani diffusa al Villaggio Coldiretti a Venezia, dove è stata allestita la mostra sui nuovi sigilli, le specialità salvate dall'estinzione che rappresentano uno dei motori che alimentano i viaggi di italiani e stranieri. La modalità della vacanza più gettonata è quella dei tradizionali sette giorni, prediletta dal 28% di coloro che vanno in ferie, e un altro 25% si permetterà ferie fino a due settimane, mentre un 14% si spingerà fino a tre settimane fuori. Ma c'è anche un 7% che può permettersi un mese di vacanza e un 3% anche di più. Intanto Il Travel Innovation Hub del Gruppo Bluvacanze venerdì scorso a Milano ha presentato "Turismi.AI", la neonata Associazione per l'Intelligenza Artificiale nel turismo che si pone l'obiettivo di portare la travel industry nelle discussioni su digitalizzazione e innovazione, di cui l'AI è la frontiera più attuale. In realtà, l'industria dei viaggi organizzati, dell'ospitalità, del destination management e del business travel è un macrosettore economico trasformatosi ampiamente grazie al digitale: si pensi al lungo processo paperless della biglietteria aerea e ferroviaria, così come alle antesignane piattaforme di booking che il tour operating ha introdotto con le prime forme di dynamic packaging negli Anni Novanta. Eppure, il turismo con la sua distribuzione e nella sua produzione viene considerato marginalmente un comparto innovativo e latita nei tavoli istituzionali dedicati alla digitalizzazione. Ne parliamo con Domenico Pellegrino, AD Gruppo Bluvacanze.

Boeing cerca di rialzarsi acquistando la produttrice di componenti per aerei Spirit AeroSystems insieme ad Airbus

Boeing ha annunciato l intenzione di acquisire Spirit AeroSystems per 4,7 miliardi di dollari in una transazione interamente azionaria. Spirit, che produce ali e fusoliere per alcuni modelli di aerei di linea, fu fondata nel 2005 proprio da Boeing, che aveva deciso di creare una società indipendente a partire da alcuni suoi settori produttivi. Allo stesso tempo Airbus, un altra importante azienda produttrice di aerei con sede in Francia, acquisterà quattro impianti produttivi di Spirit situati negli Stati Uniti, in Francia, in Marocco e in Irlanda del Nord. Airbus ha detto che riceverà 559 milioni di dollari come compenso, dato che i quattro impianti sono in perdita. L'accordo sulla spartizione di Spirit, che dovrebbe concludersi entro la metà del 2025, è un raro caso di azione coordinata fra Boeing e Airbus, che sono le uniche due grandi produttrici di aerei civili al mondo. Negli ultimi mesi si è parlato di Spirit soprattutto perché l azienda aveva prodotto il pannello che si era staccato dalla fusoliera di un Boeing 737 Max 9 lo scorso gennaio: l incidente non aveva causato morti, ma ha attirato l attenzione sul processo di produzione degli aerei Boeing, in cui sono emersi numerosi elementi critici per quanto riguarda la sicurezza. Alcune criticità erano state attribuite a parti difettose consegnate dai fornitori. La stessa creazione di Spirit da parte di Boeing nel 2005 è stata vista come un tentativo di risparmiare sui costi anche a discapito della sicurezza, e l acquisizione è stata motivata proprio come un tentativo di migliorare i propri standard. Di questi problemi, anche se riguarda la produzione di 787, ne ha risentito anche Leonardo e nello specifico il sito produttivo di Grottaglie. Il sito tarantino dovrà fermarsi per 4 mesi per il rallentamento delle consegne di fusoliere del Boeing 787 (le consegne richieste per l'intero 2024 sono scese da 87 a 55 e il magazzino di Leonardo ne avrebbe gia' stoccate 50), ma sarà poi al centro di un programma di diversificazione che prevede l'assemblaggio finale del convertiplano AW609 in Italia. Tra le iniziative anche quella di un laboratorio sui nuovi materiali compositi insieme al gruppo Solvay. A Grottaglie sono prodotte due sezioni della fusoliera, poi spedite negli Usa, e lavorano un migliaio di persone. Approfondiamo il tema con Alessandro Plateroti, Newsmondo.it.

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