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<div class="span index">1</div> <span><a class="" data-remote="true" data-type="html" href="/series/on-the-bus-with-troy-vollhoffer">On the Bus with Troy Vollhoffer</a></span>


Troy Vollhoffer, owner and founder of Country Thunder Music Festival, invites the biggest country artists to join him for a one-on-one celebrity interview “On the Bus”. As Troy opens his home, his tour bus, and festival venues to his audience for behind the scenes conversations, he asks exclusive questions, discusses festival do’s and don'ts, and highlights the tracks you will hear on stage at Country Thunder this summer. Guests include Dustin Lynch, Koe Wetzel, Tigirlily Gold, Dierks Bentley, Bailey Zimmerman, Jon Pardi, Ashley McBryde and countless other music industry legends, taking you backstage to share stories of their concerts, their careers, and their entertainment industry journeys. Be ready to be thunderstruck, On the Bus with Troy Vollhoffer.
Il Mondo alla Radio 21.03.2025
Manage episode 472667778 series 2491082
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Il vertice Ue vota il riarmo ma il piano parte in salita, Donald Trump e le sfide allo Stato di diritto coi licenziamenti di migliaia di giornalisti e dipendeti delle agenzie federali e le deportazioni di massa e poi il Forum per la Custodia del Creato e lo stato di salute dei libri in Italia e non solo nella puntata odierna de' Il Mondo alla Radio. "ll Libro Bianco sulla difesa ha un nome che dice tutto, 'Readness' ovvero 'Prontezza 2030". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rispondendo a una domanda se il nome ReArm Europe verrà modificato come chiedono Spagna e Italia. "Il piano da 800 miliardi di euro prevede di finanziare non solo il riarmo ai fini difensivi ma anche le infrastrutture, la mobilità militare, il cyber, elementi sulla comunicazione e così via. Dunque ieri sera il Consiglio europeo ha adottato le conclusioni su competitività, migrazioni e difesa e modifiche al quadro finanziario pluriennale, alla fine l’Ungheria ha votato il piano, ma si è sfilata dal sostegno dei 27 all’Ucraina. La roadmap, infatti, prevede di chiudere al Consiglio Europeo di giugno, fissato in calendario subito dopo al summit della Nato in Olanda, dove gli alleati saranno chiamati ad aumentare i target di spesa - si parla di almeno il 3% - sotto l'impulso di Donald Trump. Certo, tre mesi sono un orizzonte molto esteso e alcune tappe previste dal ReArm Europe (ad esempio l'attivazione delle deroghe al Patto di stabilità sulle spese in sicurezza) dovrebbero avvenire ben prima. La Germania senz'altro lo farà, l'Olanda forse no, i Paesi ad alto debito come Italia e Francia sono sul "chi va là". L'altro aspetto spinoso è la norma sul 'buy European', fortemente voluto dalla Francia per dare impulso all'industria del Vecchio Continente. Per un commento su quanto emerso a Bruxelles, abbiamo sentito Ettore Greco, vice- presidente dell’Istituto Affari Internazionali Donald Trump ha chiesto l'impeachment del giudice di Washington James Boasberg che ha ordinato il blocco delle deportazioni di 250 venezuelani definendole illegali. Secondo Trump molti di loro appartenevano alla gang Tren de Aragua, definita “un'organizzazione terroristica”. Da giorni, negli Stati Uniti, si dibatte non solo su questa questione ma anche sull’espulsione di residenti in regola con il visto, le cui dichiarazioni sono considerate un “rischio” per la sicurezza nazionale. Nell’ottantina di ordini esecutivi firmati dal suo insediamento il Capo della Casa Bianca sfida non solo le corti federali ma anche i poteri dei giudici e le leggi stesse paventando il rischio di una crisi costituzionale. Oggi ha firmato anche l’ordine di smantellamento del Dipartimento dell’Istruzione; pochi giorni fa ne ha firmato un altro con il quale ha licenziato 700 giornalisti e svuotato sette agenzie federali licenziando 200mila dipendenti in prova. Fra queste la Us Agency for Global Media a cui appartiene anche Voice of America, la storica radio fondata nel 1942 per contrastare la propaganda nazifascista. Eppure nel suo discorso di insediamento ha detto che avrebbe abolito la censura e rafforzato la libertà di espressione. Come leggere queste decisioni? Ci aiuta a capirne di più Gianluca Pastori, docente di Scienze Politiche alla Cattolica di Milano Al via da oggi fino a domenica 23 marzo ad Alvito in provincia di Frosinone il XIX Forum dell’informazione cattolica per la Custodia del Creato. Filo conduttore dell’incontro è il tema “Consapevolezza ambientale nella professione giornalistica. Tutela dei territori e la Carta di Pescasseroli”. L’incontro, che vede la presenza di oltre cento giornalisti giunti da tutta l'Italia, è promosso dall’associazione culturale Greenaccord. Focus sulla montagna, sui parchi e su questa Carta deontologica che contiene norme e principi per una corretta comunicazione dei temi ambientali. Ne parliamo con Patrick Maurelli, Responsabile del Progetto SUN4U Giornata mondiale della Poesia, una ricorrenza importante per le parole. E noi vogliamo ragionare sullo stato di salute della lettura. Un tema spesso oggetto di indagini nei diversi Paesi. In Italia, nel 2024, in base ai dati dell’Osservatorio di Associazione Italiana Editori, ha letto almeno un libro il 73% della popolazione tra i 15 e i 74 anni. Nel mondo, secondo le analisi delle associazioni di categoria, al primo posto c’è la Francia, che raggiunge il 90%, seguita da Regno Unito e Nuova Zelanda. Stando al Bel Paese, quel che richiama l’attenzione sono anche i risultati sulla qualità della lettura: tra il 2022 e il 2024, è diminuito di 45 minuti il tempo settimanale dedicato ai libri a stampa, passando da 3h32 a 2h47, come è diminuita del 3%, la fascia di coloro che leggono con una buona frequenza settimanale, cioè tutti i giorni o almeno qualche volta a settimana. Ci sono, in Italia, grandi differenze geografiche, il Sud e le Isole, con alcune eccezioni, si discostano dalla media per un -11%: una fragilità della lettura che è spesso condizionata da carenze infrastrutturali, come la scarsità di biblioteche e di librerie o carto-librerie. Oltre alla geografia, molte oscillazioni sono legate al titolo di studio e al genere, le donne leggono più degli uomini, sbaglia invece chi addita i giovani, perché sono proprio loro a leggere di più, in particolare i giovanissimi, fino ai 14 anni. Il calo più consistente avviene a partire dai 25 anni. Abbiamo commentato questi dati con Adriano Monti Buzzetti, presidente del Cepell, Centro per il Libro e la Lettura e con Maurizio de Giovanni, uno degli scrittori più amati del momento, creatore del commissario Ricciardi e ora in libreria con il romanzo L’antico amore. La Rubrica "Topic Trends" consueto appuntamento del Venerdì con Matteo Valsecchi, giornalista di TV Sorrisi & Canzoni In conduzione: Cecilia Seppia In redazione: Cecilia Seppia, Michele Raviart con il contributo di Marco Guerra, Marina Tomarro, Eugenio Murrali In regia: Daniele Giorgi
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Il vertice Ue vota il riarmo ma il piano parte in salita, Donald Trump e le sfide allo Stato di diritto coi licenziamenti di migliaia di giornalisti e dipendeti delle agenzie federali e le deportazioni di massa e poi il Forum per la Custodia del Creato e lo stato di salute dei libri in Italia e non solo nella puntata odierna de' Il Mondo alla Radio. "ll Libro Bianco sulla difesa ha un nome che dice tutto, 'Readness' ovvero 'Prontezza 2030". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rispondendo a una domanda se il nome ReArm Europe verrà modificato come chiedono Spagna e Italia. "Il piano da 800 miliardi di euro prevede di finanziare non solo il riarmo ai fini difensivi ma anche le infrastrutture, la mobilità militare, il cyber, elementi sulla comunicazione e così via. Dunque ieri sera il Consiglio europeo ha adottato le conclusioni su competitività, migrazioni e difesa e modifiche al quadro finanziario pluriennale, alla fine l’Ungheria ha votato il piano, ma si è sfilata dal sostegno dei 27 all’Ucraina. La roadmap, infatti, prevede di chiudere al Consiglio Europeo di giugno, fissato in calendario subito dopo al summit della Nato in Olanda, dove gli alleati saranno chiamati ad aumentare i target di spesa - si parla di almeno il 3% - sotto l'impulso di Donald Trump. Certo, tre mesi sono un orizzonte molto esteso e alcune tappe previste dal ReArm Europe (ad esempio l'attivazione delle deroghe al Patto di stabilità sulle spese in sicurezza) dovrebbero avvenire ben prima. La Germania senz'altro lo farà, l'Olanda forse no, i Paesi ad alto debito come Italia e Francia sono sul "chi va là". L'altro aspetto spinoso è la norma sul 'buy European', fortemente voluto dalla Francia per dare impulso all'industria del Vecchio Continente. Per un commento su quanto emerso a Bruxelles, abbiamo sentito Ettore Greco, vice- presidente dell’Istituto Affari Internazionali Donald Trump ha chiesto l'impeachment del giudice di Washington James Boasberg che ha ordinato il blocco delle deportazioni di 250 venezuelani definendole illegali. Secondo Trump molti di loro appartenevano alla gang Tren de Aragua, definita “un'organizzazione terroristica”. Da giorni, negli Stati Uniti, si dibatte non solo su questa questione ma anche sull’espulsione di residenti in regola con il visto, le cui dichiarazioni sono considerate un “rischio” per la sicurezza nazionale. Nell’ottantina di ordini esecutivi firmati dal suo insediamento il Capo della Casa Bianca sfida non solo le corti federali ma anche i poteri dei giudici e le leggi stesse paventando il rischio di una crisi costituzionale. Oggi ha firmato anche l’ordine di smantellamento del Dipartimento dell’Istruzione; pochi giorni fa ne ha firmato un altro con il quale ha licenziato 700 giornalisti e svuotato sette agenzie federali licenziando 200mila dipendenti in prova. Fra queste la Us Agency for Global Media a cui appartiene anche Voice of America, la storica radio fondata nel 1942 per contrastare la propaganda nazifascista. Eppure nel suo discorso di insediamento ha detto che avrebbe abolito la censura e rafforzato la libertà di espressione. Come leggere queste decisioni? Ci aiuta a capirne di più Gianluca Pastori, docente di Scienze Politiche alla Cattolica di Milano Al via da oggi fino a domenica 23 marzo ad Alvito in provincia di Frosinone il XIX Forum dell’informazione cattolica per la Custodia del Creato. Filo conduttore dell’incontro è il tema “Consapevolezza ambientale nella professione giornalistica. Tutela dei territori e la Carta di Pescasseroli”. L’incontro, che vede la presenza di oltre cento giornalisti giunti da tutta l'Italia, è promosso dall’associazione culturale Greenaccord. Focus sulla montagna, sui parchi e su questa Carta deontologica che contiene norme e principi per una corretta comunicazione dei temi ambientali. Ne parliamo con Patrick Maurelli, Responsabile del Progetto SUN4U Giornata mondiale della Poesia, una ricorrenza importante per le parole. E noi vogliamo ragionare sullo stato di salute della lettura. Un tema spesso oggetto di indagini nei diversi Paesi. In Italia, nel 2024, in base ai dati dell’Osservatorio di Associazione Italiana Editori, ha letto almeno un libro il 73% della popolazione tra i 15 e i 74 anni. Nel mondo, secondo le analisi delle associazioni di categoria, al primo posto c’è la Francia, che raggiunge il 90%, seguita da Regno Unito e Nuova Zelanda. Stando al Bel Paese, quel che richiama l’attenzione sono anche i risultati sulla qualità della lettura: tra il 2022 e il 2024, è diminuito di 45 minuti il tempo settimanale dedicato ai libri a stampa, passando da 3h32 a 2h47, come è diminuita del 3%, la fascia di coloro che leggono con una buona frequenza settimanale, cioè tutti i giorni o almeno qualche volta a settimana. Ci sono, in Italia, grandi differenze geografiche, il Sud e le Isole, con alcune eccezioni, si discostano dalla media per un -11%: una fragilità della lettura che è spesso condizionata da carenze infrastrutturali, come la scarsità di biblioteche e di librerie o carto-librerie. Oltre alla geografia, molte oscillazioni sono legate al titolo di studio e al genere, le donne leggono più degli uomini, sbaglia invece chi addita i giovani, perché sono proprio loro a leggere di più, in particolare i giovanissimi, fino ai 14 anni. Il calo più consistente avviene a partire dai 25 anni. Abbiamo commentato questi dati con Adriano Monti Buzzetti, presidente del Cepell, Centro per il Libro e la Lettura e con Maurizio de Giovanni, uno degli scrittori più amati del momento, creatore del commissario Ricciardi e ora in libreria con il romanzo L’antico amore. La Rubrica "Topic Trends" consueto appuntamento del Venerdì con Matteo Valsecchi, giornalista di TV Sorrisi & Canzoni In conduzione: Cecilia Seppia In redazione: Cecilia Seppia, Michele Raviart con il contributo di Marco Guerra, Marina Tomarro, Eugenio Murrali In regia: Daniele Giorgi
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×Dopo 4 mesi di caos politico in Sud Corea è stato destituito il presidente Yoon cercheremo di capire cosa succederà adesso. E poi l’Ungheria che si ritira dalla Corte Penale internazionale dell’Aja, infine il Medio Oriente con nuovi raid di Israele su Gaza e decine di vittime mentre le Ong fanno i conti con nuove restrizioni: in questa puntata de' Il Mondo alla Radio In Corea del Sud è stato destituito Yoon Suk Yeol, l'ormai ex presidente che il 3 dicembre scorso aveva tentato di imporre la legge marziale nel Paese. Il verdetto finale è arrivato, all'unanimità dalla Corte Costituzione dopo la mozione di messa in stato d'accusa approvata dall' Assemblea nazionale il 14 dicembre e la sospensione dall'incarico di Yoon. La decisione della Corte toglie all'ex presidente ogni potere e ogni prerogativa, ora la Costituzione prevede la convocazione di elezioni presidenziali anticipate entro 60 giorni a partire da oggi, ovviamente i partiti politici sceglieranno i candidati con le primarie, che si terranno probabilmente a fine aprile e al momento tutti i riflettori sono puntati sul leader dell'opposizione, Lee Jae-myung, rivale numero uno di Yoon. L'interim intanto è assicurato dal premier Han Duck-soo, reintegrato nei giorni scorsi dopo la bocciatura dell'impeachment da parte della Corte Costituzionale. Poco dopo il verdetto sono arrivate le scuse del presidente rimosso: "Sono veramente dispiaciuto e affranto per non essere stato in grado di soddisfare le vostre aspettative", questa è stata la replica di Yoon. In studio Guglielmo Gallone, collega della redazione Mondo dei media vaticani Il premier israeliano Netanyahu è a Budapest, invitato mesi fa dall'omologo ungherese Orban. Oggi l’incontro con la comunità ebraica, poi la visita al memoriale dell’Olocausto e all’Università pubblica dove riceverà un dottorato honoris causa. La visita 'sfida' il mandato di arresto per Netanyahu emesso dalla Corte penale internazionale a novembre 2024 per crimini di guerra e contro l’umanità compiuti nella Striscia. L’Ungheria, come annunciato nei giorni scorsi ha però deciso di ritirare la sua adesione alla Corte. "Sono stato il primo ministro che ha firmato il documento di adesione alla Corte dell’Aja - ha detto Orban – ma il nostro impegno finisce qui visto che è diventato un tribunale politico. E le decisioni della Cpi su Israele lo hanno dimostrato. Uno Stato democratico di diritto non può partecipare a questo" ha aggiunto. Netanyahu dal canto suo ha definito la decisione coraggiosa e ha detto: è importante opporsi a questa organizzazione corrotta”. La decisione secondo i due leader è stata presa insieme al presidente americano Donald Trump che si è detto d’accordo. Ma come va letta e quali scenari potrebbe aprire? Giuseppe Paccione, giurista, direttore dell’Osservatorio di politica internazionale PRP - Channel Su Gaza piovono ancora bombe, il bilancio dei morti nelle ultime 24 ore è di 112 morti. Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato di aver lanciato una nuova offensiva di terra a est di Gaza City, dopo quelle del nord e del centro con l’obiettivo di espandere la zona cuscinetto. Le truppe hanno eliminato numerosi terroristi e smantellato le infrastrutture di Hamas, tra cui un centro di comando che serviva al movimento per pianificare ed eseguire gli attacchi, le milizie si stanno ora dirigendo nel quartiere Shejaiya, nella parte orientale di Gaza City. L'esercito sta consentendo ai civili di evacuare l’area dopo l’allarme diramato nei giorni scorsi. Intanto, le Nazioni Unite continuano a denunciare la grave emergenza umanitaria. “Il 65% della Striscia di Gaza è soggetta a divieto di accesso e a restrizioni alle operazioni umanitarie” questa è la denuncia dell’Onu secondo cui “tutti i valichi sono completamente chiusi ormai da 2 mesi e gli aiuti sono ostacolati”. Tra l’altro Medici Senza Frontiere registra l’ennesima vittima, l’undicesima dall’inizio del conflitto, la gente è stanca, in molti ancora provano a protestare contro Hamas accusandola di aver provocato uno stallo nelle trattative. Il punto con Marco Magnano giornalista e cooperante indipendente con base in Medio Oriente. Al via il Giubileo dei malati e del personale sanitario che si svolgerà domani e domenica 5-6 aprile: 20 mila le persone affette da una qualche patologia, medici e infermieri, farmacisti, fisioterapisti che arriveranno a Roma da 90 Paesi del Mondo per vivere il settimo dei grandi eventi giubilari in agenda. Ci saranno anche tanti operatori sanitari e associazioni nazionali di settore. Primo grande appuntamento è il pellegrinaggio e poi il passaggio della Porta Santa, momento conclusivo come sempre sarà la Santa Messa in San Pietro presieduta da mons. Rino Fisichella Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione che leggerà l’omelia scritta da Papa Francesco per l’occasione. In occasione del Giubileo dei malati, proprio oggi è stato pubblicato su Vatican News un nuovo episodio del podcast giubilare intitolato “Specchi” che racconta l'Anno Santo a partire dalle storie personali. In questo episodio, il racconto si intreccia con il cammino. Insieme ad Amedeo Lomonaco, il giornalista del Tg3, Andrea Rustichelli, si è incamminato verso la Basilica Vaticana e ha ripercorso la sua storia di malato di cancro soprattutto ricordando gli incontri con i compagni di stanza durante i lunghi ricoveri in ospedale. Le arti hanno un ruolo importante per chi affronta una malattia, ma anche nella prevenzione e nella formazione del personale. Sempre più la scienza indaga le correlazioni tra la bellezza e il benessere fisico e mentale e anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato un rapporto ricchissimo, elaborato a partire dal 2015, sull'impatto delle arti sul benessere. Molte realtà favoriscono il legame tra cura e prodotti artistico-culturali, tra queste il comitato Cultura è Salute del Club dei Medici, che ha creato un portale per mettere in rete oltre cento associazioni e istituzioni. L’intervista a Fabrizio Consorti, medico e presidente del comitato. La rubrica "Topic Trend", consueto appuntamento del venerdì con Matteo Grandi, giornalista, autore televisivo, esperto di comunicazione. In conduzione: Cecilia Seppia In redazione: Cecilia Seppia, Alessandro Guarasci con il contributo di Francesco De Remigis, Silvia Giovanrosa, Eugenio Murrali, Amedeo Lomonaco In regia: Gabriele Di Domenico…
I dazi Usa annunciati da Trump travolgono i mercati. Le borse in sono tutte in profondo rosso dall'Asia all'Europa. La stessa Unione Europea prepara le contromisure, come ha detto in questa puntata del mondo alla radio Giovanni Farese, professore ordinario di Storia economica nell’Università Europea di Roma. Continua drammaticamente a salire il bilancio delle vittime del terremoto in Myanmar, mentre si continua a scavare tra le macerie della scossa di 7.7 che venerdì scorso ha colpito il Paese del sud-est asiatico, assieme alla Thailandia. La giunta militare, dal 2021 al potere a Naypyidaw, ha confermato finora 3.085 decessi, 4.715 feriti e oltre 300 dispersi. Si mobilitano le realtà umanitarie sul terreno, come testimonia Livio Maggi, direttore della ong “New Humanity International Foundation”, che come espressione dell’impegno sociale del Pime di Milano da anni in Myanmar si occupa principalmente di inclusione, lotta alle dipendenze, accompagnamento ai disabili e sviluppo agricolo Infine le ACLI segnalano un calo dei pensionati italiani che scelgono di trasferirsi all’estero, passando da quasi 300.000 nel 2020 a 274.000 nel 2022, ma avvertono che il fenomeno non deve essere sottovalutato. Quasi il 2,5% dei pensionati italiani vive fuori dai confini nazionali, con motivazioni principalmente economiche, legate alla ricerca di regimi fiscali più favorevoli e a un clima più mite. Ne parliamo con Chiara Pazzaglia, Presidente delle Acli di Bologna. In conduzione: Michele Raviart In regia: Gabriele Di Domenico Con i contributi di Alessandro Guarasci, Cecilia Seppia, Valerio Palombaro e Giada Aquilino…
In questa puntata del mondo alla radio andiamo in Ucraina, cercando di capire come sta vivendo la popolazione questa fase diplomatica che si è aperta nelle ultime settimane. Tra speranza e incertezza, proviamo a raccontarvi anche cosa sta accadendo sulle linee del fronte con Gioele Scavuzzo, capo missione di Soleterre, che in Ucraina opera dal 2003. Il Myanmar vede una spaventosa devastazione dopo il fortissimo terremoto che ha colpito il paese la scorsa settimana, con un bilancio delle vittime che è in costante aumento: 2886 i morti accertati finora, quasi 4700 i feriti, almeno un milione e 600mila gli sfollati nel contesto di una situazione umanitaria disperata, innestatasi in uno scenario già drammatico con un paese fiaccato da quattro anni di conflitto interno. Intanto l’Ue sta organizzando un nuovo ponte aereo per gli aiuti umanitari: in partenza da Copenaghen 18 tonnellate di rifornimenti. La solidarietà internazionale per aiutare la popolazione si è quindi messa in moto, ma sono molti gli ostacoli sulla strada degli aiuti che dovrebbero giungere a destinazione, come spiega Roberto Vignola Vice Direttore Generale di Fondazione CESVI. Oggi nel mondo si promuove la sensibilizzazione verso chi è affetto da disturbi dello spettro autistico. Ad occuparsi, anche, di autismo c’è l’istituto Serafico di Assisi. La presidente Francesca Di Maolo, presenta un nuovo progetto di inclusione: Serve una rivoluzione culturale, afferma, L’obiettivo è quello di mettere al centro la persona, non come oggetto, ma come soggetto”. In conduzione: Michele Raviart In regia: Alberto Giovannetti Con i contributi di Francesco De Remigis, Cecilia Seppia e Paola Simonetti…
Domani scattano i dazi voluti da Donald Trump. Allora quali prospettive per l’economia europea? Siamo alla viglia di una nuova recessione mondiale? E poi guardare a cosa succede in Medio Oriente con le tensioni crescenti a Gaza, in Cisgiordania e nello Yemen. E poi parliamo di riciclo di plastica La presidenza della Commissione Ue Von der Leyen “questo scontro non è nell'interesse di nessuno": quella tra l'Ue e gli Usa "è la relazione commerciale più grande e prospera al mondo e staremmo tutti meglio se potessimo trovare una soluzione costruttiva. Non vogliamo necessariamente vendicarci, ma abbiamo un piano forte per vendicarci se necessario”. Allora che cosa succederà con i dazi voluti da Trump e le contromisure messe in campo dalla Ue? La rinnovata offensiva di Israele a Gaza ha causato la morte di almeno 322 bambini e il ferimento di altri 609 negli ultimi 10 giorni, secondo l'Unicef.. Sale la tensione anche in Cisgiordania, dove la convivenza tra coloni e palestinesi à sempre più difficile. Lo dimostra il fatti che l'ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l'approvazione di un progetto per la costruzione di due nuove strade nella Cisgiordania occupata, che rafforzeranno gli insediamenti nell'area di Maale Adumim. E sempre in Medio Oriente, Dopo oltre un decennio di conflitto, lo Yemen continua a vivere una delle crisi umanitarie più gravi del nostro tempo. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato da Unicef, 19,5 milioni di persone, di cui 10,8 milioni bambini, restano a rischio di violenze e povertà. Nel paese, oltre 4,8 milioni di persone sono sfollate e più di 15 milioni sono senza accesso ad acqua sicura e servizi igienici di base e prive di accesso adeguato all’assistenza medica. In occasione della Giornata Internazionale Rifiuti Zero 2025, che si è celebrata il 30 marzo, le Nazioni Unite lanciano un chiaro appello globale affinché governi, aziende e consumatori adottino modelli sostenibili e circolari. Intanto ad Amsterdam si apre il Plastics Recycling Show Europe 2025, perché la plastica è tra i materiali più inquinanti ma anche quelli che possono essere riciclati di più. Pensate che Nel mondo vengono dispersi nell'ambiente circa 52 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica all'anno, pari al 13% di tutta la plastica prodotta. E il Mediterraneo è uno dei mari più esposti. Ospiti: Enrico Giovannini, professore ordinario di Statistica economica e Sviluppo sostenibile all’Università di Roma “Tor Vergata” e fondatore di Asvis (3.00) Meri Calvelli, della ong Acs (12.15) Andrea Iacomini, portavoce Unicef Italia (19.15) Roberto Guerini, presidente di Biodesign Foundation /31.£0) Adriano Alfani, ad di Versalis (37.55) Il Direttore di Dipartimento di Scienze umane e sociali, patrimonio culturale del Cnr, Prof. Salvatore Capasso (42.40) Gianni Chierchi, di Podemos (48) In studio: Alessandro Guarasci, Cecilia Seppia, Camilla Del Vecchio, Guglielmo Gallone In regia: Gabriele Di Domenico…
In Myanmar, per capire la situazione degli aiuti, con interi villaggi rasi al suolo dopo il terremoto. Migliaia di persone sono tuttora sfollate e le organizzazioni cercano di aiutare come possono. Tra queste la Croce Rossa del Myanmar per la quale la Croce Rossa Italiana aperta una raccolta fondi. Ne parliamo con Tommaso Della Longa, portavoce della Federazione internazionale delle Società nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ficr) All’Angelus di ieri Papa Francesco ha citato come esempio positivo di risoluzione dei conflitti l’accordo sulla delimitazione del confine tra il Tajikistan e il Kyrgyzstan, che rappresenta un ottimo risultato diplomatico don Stefano Caprio, docente di Storia e cultura russa al Pontificio Istituto orientale e collaboratore per AsiaNews, ci spiega in cosa consiste. Ulteriore calo della fecondità in Italia. Con 1,18 figli per donna nel 2024 viene superato il minimo di 1,19 del 1995, anno nel quale sono nati 526mila bambini. Sono 217mila le acquisizioni della cittadinanza italiana concesse a cittadini stranieri residenti in Italia, Il calo demografico è più sensibile nei Comuni delle Aree interne del Mezzogiorno: variazione di circa il 5 per mille in meno sull’anno precedente; riduzione della popolazione in quattro comuni su cinque. Ce ne parla il demografo Alessandro Rosina. Giorgio Dell’Arti, giornalista e storico italiano, direttore di “Anteprima – La spremuta dei giornali”, e un giovane, Cristiano Rimessi, collaboratore presso il think tank Parabellum e presso l’ufficio sviluppo internazionale dell'università Luiss Guido Carli di Roma affronteranno il tema del futuro del sogno europeo, messo in discussione dalle ipotesi di riarmo e dalle tendenze nazionaliste. In conduzione: Michele Raviart In regia: Gabriele Di Domenico Con i contributi di Francesco De Remgis, Alessandro Guarasci e Guglielmo Gallone…
Trema la terra in Myanmar si temono migliaia di vittime, nulla di fatto al vertice dei cosiddetti Paesi volenterosi di ieri a Parigi per l’invio di truppe in Ucraina e poi il rapporto Censis sullo stato di salute dell’informazione in Italia e il Giubileo dei Missionari della Misericordia in questa puntata de’ il Mondo alla Radio. Un terremoto di magnitudo 7.7, seguito a 12 minuti di distanza da una seconda scossa di 6.4, ha colpito alle 14.20 ora locale, il centro del Myanmar, dove si teme una catastrofe, con l’istituto geosismico americano che parla del rischio di 'migliaia di morti'. L'epicentro, vicino a Saigang, a una ventina di chilometri dalla città storica e antica capitale precoloniale di Mandalay, sulle rive del fiume Irrawaddy: qui è crollato un ponte in ferro, l’area è piena di templi, pagode antiche e monumenti storici. Dichiarato lo stato di emergenza, chiusi gli aeroporti mentre i feriti si stanno accumulando 'in massa' nel principale ospedale di Naypyidaw, la capitale del Myanmar. L’Oms ha lanciato l’allarme per rischi gravi per la salute, ricordiamo che in Myanmar ci sono 6,7 milioni di bambini interessati dalla scossa. Il Papa informato dalla situazione ha inviato un telegramma in cui si è detto profondamente rattristato per la perdita di vite umane e assicura vicinanza e preghiera a tutte le persone colpite da questa immane tragedia. Il collegamento con Cecilia Brighi segretaria generale dell’associazione Italia- Birmania. Torniamo a parlare di Ucraina e di cosa si sta muovendo sul fronte diplomatico. Il presidente russo Putin ha messo sul piatto l’idea di una “amministrazione transitoria” per l’Ucraina sotto l’egida delle Nazioni Unite; poi elezioni “democratiche” nel Paese e soltanto in un secondo momento l’avvio di un negoziato di pace, con un nuovo presidente che sostituisca Zelensky. Una presa di posizione non nuova, da parte del Cremlino, che segue però l'iniziativa franco-britannica andata in scena ieri a Parigi, in cui Francia e Gran Bretagna non hanno escluso l'invio di "forze di rassicurazione" in Ucraina. Una prospettiva, questa, che ha diviso non poco i leader presenti al vertice dei cosiddetti "volenterosi". Si è registrata unanimità tra gli europei soltanto sul mantenimento delle sanzioni economiche alla Russia come forma di pressione. Il commento di Germano Dottori, politologo e consigliere scientifico della rivista Limes La televisione resta regina dei media in Italia. Nel 20esimo Rapporto sulla Comunicazione del Censis, presentato nella Biblioteca del Senato, da una parte si conferma il protagonismo dei mezzi digitali, dall'altra si attesta la capacità di alcuni media di raccogliere più di altri intorno a sé un ampio pubblico. Tra tutti quello in grado di svolgere meglio questo compito è la tv, la scatola magica pensate è stata guardata nel 2024 dal 94,1% degli italiani. Tiene la Radio grazie alla sua capacita di ibridazione con il 79,1 per cento di ascoltatori. Si conferma solido l'impiego di internet da parte degli italiani con il 90,1%. Sempre facendo riferimento allo scorso anno cresce in modo evidente l'uso dei social network, che nell'ultimo anno fa un balzo in avanti, passando dall'82,% all'85,3% (+3,3%). Gli italiani però sono divisi sulla libertà d'espressione sui social. Il punto con Giorgio De Rita, segretario generale del Censis Da oggi fino a domenica al via il Giubileo dei Missionari della Misericordia il sesto dei grandi eventi in calendario per l’Anno Santo. Sono circa 500 arrivano da Stati Uniti, Polonia, Brasile, Spagna, Francia, Messico, Germania, Slovacchia, Filippine, Bangladesh, Ucraina, Colombia, India. Francesco, tornato a Casa Santa Marta dopo il ricovero di oltre un mese al Gemelli, non potrà partecipare ma invierà un suo messaggio scritto. Il primo degli appuntamenti in programma si è svolto già stamattina in Aula Paolo VI con il quarto Incontro mondiale dei Missionari sul tema "Il perdono come fonte di Speranza" articolato in due sessioni formative. Poi alle 16.00 la celebrazione della 12.ma edizione della "24 Ore per il Signore" nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, riservata ai Missionari. Sabato 29 marzo i Missionari avranno l’occasione di vivere il loro pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro. A seguire si ritroveranno per la preghiera del Rosario presso la Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani. L’evento giubilare si concluderà domenica 30 marzo con la celebrazione della Messa, presieduta da monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione presso la Basilica di Sant’Andrea della Valle. Sacerdoti speciali, istituiti dal Papa nel 2015 che hanno l’autorizzazione ad assolvere peccati altrimenti riservati alla Sede Apostolica. Ne abbiamo parlato con don Andrea Vena, Missionario della Misericordia. La rubrica “Topic Trend” con Matteo Valsecchi, giornalista di TV Sorrisi e Canzoni In Conduzione: Cecilia Seppia In Redazione: Cecilia Seppia, Alessandro Guarasci, con il contributo di Francesco De Remigis In Regia: Gustavo Messina…
In questa puntata del mondo alla radio in cui ricordiamo la Statio Orbis di Papa Francesco del 2020, quando, in piena pandemia di Covid-19, Il Pontefice dava speranza al mondo ricordando da Piazza San Pietro che nessuno si salva da solo, facciamo il punto delle conseguenze del taglio di fondi all’agenzia di cooperazione statunitense USAID. Lo facciamo con Stefano Piziali, direttore generale del CESVI che ci aggiorna sulle difficoltà della loro missione in Pakistan di sostegno alle popolazioni alluvionate del 2022. Cerchiamo poi di capire con Paolo Spacchetti avvocato e docente universitario di diritto del commercio internazionale,cosa c'è dietro gli annunci del presidente americano Trump sui dazi, pronti a influenzare l'export di vari settori merceologici europei, in particolare quello dell’automotive In Italia i minori con background migratorio sono 1,3 milioni, di cui oltre 1 milione con cittadinanza straniera. Nonostante la Convenzione ONU del 1989 sui Diritti dell’Infanzia garantisca pari opportunità a tutti i bambini, indipendentemente dalla loro condizione giuridica o dal Paese di origine, la realtà è ben diversa: ostacoli burocratici, politiche restrittive e percezioni sociali alimentano esclusione e marginalizzazione. Questi giovani, spesso privi di un adeguato supporto familiare, affrontano sfide aggiuntive legate alla loro condizione di dipendenza dagli adulti. Lombardia e Lazio le Regioni col maggior numero di presenze, quella romana la nazionalità più presente. La scuola rappresenterebbe un importante veicolo di inclusione, ma spesso questo non avviene, ci ha detto Antonio Ricci, Vicepresidente Idos e tra i curatori di questo rapporto Infine, con Tiziana Tuccillo e Giuliano Giulianini di Earth Day Italia, facciamo il punto sulle energie rinnovabili in Italia e nel mondo con il giornalista e inviato di Rai 3 Alessandro Macina In studio: Michele Raviart In regia: Gustavo Messina Con i contributi di Benedetta Capelli, Cecilia Seppia, Francesco De Remigis e Alessandro Guarasci…
Un primo timido accordo tra Ucraina e Russia su un cessate il fuoco sul Mar Nero può essere un preludio alla fine delle ostilità? Cerchiamo di rispondere a questa domanda con Eleonora Tafuro, analista presso l’Istituto per gli studi di politica internazionale: Dall’assassinio del presidente Jovanel Moise nel 2021, Haiti sta vivendo una delle crisi più gravi e silenziose della sua storia recente. Ad aggravare ulteriormente la già drammatica emergenza umanitaria, anche le condizioni di vita di bambini e adolescenti. L’Unicef ha infatti segnalato un incremento del 70% nel reclutamento di minori nei gruppi armati e un aumento del 1000% delle violenze contro i bambini. Su quanto sta succedendo ad Haiti, abbiamo raggiunto Marianna Lunardini, ricercatrice nel programma “Multilateralismo e governance globale” dello IAI Una feroce e sanguinosa battaglia. Così viene descritto lo scontro delle ultime ore a Khartoum tra esercito del Sudan e paramilitari delle Forze di supporto rapido (Rsf), nel quadro di una guerra che dal 15 aprile 2023 ha causato decine di migliaia di morti, più di 12 milioni di sfollati interni e oltre 3 milioni di rifugiati oltre confine. Ne abbiamo parlato con Adam Nor Mohammed, portavoce della comunità dei rifugiati sudanesi in Italia: Abbiamo bisogno della Groenlandia per la sicurezza internazionale. Ne abbiamo bisogno. Dobbiamo averla. Odio dirlo in questo modo, ma dovremo averla". E’ questa l’ultima affermazione del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump sull’Isola artica. Ma cosa vogliono quindi gli Stati Uniti dalla Groenlandia? Lo abbiamo chiesto a Angela Stefania Bergantino, docente di economia all’università di Bari ed esperta dell’area per l’Ispi. L’accessibilità della Groenlandia quindi è una causa diretta del cambiamento climatico, dell’innalzamento delle temperature e dello scioglimento dei ghiacci, come spiega Isabella Pratesi, direttore del programma di conservazione di WWF Italia. Infine Marco Fenili, tour operator specializzato nei viaggi in Groenlandia ci parla dell’aumento del turismo dell’isola. In studio: Michele Raviart In regia: Gustavo Messina Con i contributi di Paola Simonetti, Alessandro Guarasci, Giada Aquilino e Camilla Del Vecchio…
Un attacco dell'esercito sudanese su un mercato nel Darfur settentrionale ha causato la morte di "centinaia di civili". Perché questi aumenti della violenza nel Paese? Poi un o sguardo alla sanità e soprattutto alle garanzie di cura e assistenza per le fasce più deboli. Infine come cambia il mondo della comunicazione grazie ai podcast e all’’intelligenza artificiale La notizia del bombardamento al mercato di Tora giunge dopo che nei giorni scorsi i paramilitari delle Rapid Support Forces (Rsf) hanno annunciato di aver preso il controllo di Al-Maliha, a 210 chilometri da El Fasher, capitale del Darfur settentrionale. Lo riferisce il quotidiano locale Sudan Tribune, precisando che nell'area migliaia di famiglie sono state sfollate come conseguenza degli ultimi sviluppi armati tra le Rsf e l'esercito sudanese. In Italia, oltre 1 donna (28,3%) e 1 minore (29,9%) su 4 vivono in regioni con uno scarso accesso ai diritti fondamentali. Il WeWorld Index Italia 2025, il rapporto - giunto alla sua quarta edizione – che analizza la condizione di donne, bambine, bambini e giovani nel nostro Paese assegna all’Italia appena la sufficienza. E uno dei problemi importanti per tante famiglie è l’accesso sanitari. In Italia, i minori figli di cittadini definiti “irregolari” molto spesso restano fuori dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Cambiano i modi di fruire dell’informazione, grazie anche a tanti nuovi modi di narrare il reale, e alle nuove tecnologie. Ma cosa ci riserva il futuro? Noi oggi vi parliamo di podcast, perché è in corso a Roma la Settimana del Podcast . Questo è diventato uno degli strumenti di comunicazione e intrattenimento più popolari a livello globale. Secondo le previsioni di Deloitte, nel 2024 gli ascoltatori medi mensili nel mondo sono 1,7 miliardi. E in Italia? Una ricerca Nielsen per Audible rivela che siamo oltre 16 milioni di ascoltatori attivi. Anche Spotify, nel suo report “2024 Podcast Trend Tour”, conferma questo trend. La piattaforma svedese ha chiuso il primo trimestre del 2024 con una crescita del 19% degli utenti attivi mensili, arrivando a quota 615 milioni. Di questi, gli abbonati sono cresciuti del 14%, raggiungendo i 239 milioni. Ospitii a Radio Vaticana, Il Mondo alla Radio Alda Cappelletti, senior humanitarian advisor di Intersos (2.30) Il presidente di WeWorld Marco Chiesara (12.05) Michele Iacoviello, vice direttore di programma Italia di Emergency (16.00) Vittorio Agnoletto, di Medicina Democratica (20.00) Giulio Gaudiano, ideatore della settimana del podcast (28.00) Andrea Borgnino, giornalista e responsabile contenuti di RaiPlaySound (35.10) Christian Ruggiero, docente di innovazione e analisi dei modelli di giornalismo alla Sapienza di Roma (41.00) In studio: Alessandro Guarasci, Cecilia Seppia, Gabriele Di Domenico (47.00) In regia: Gustavo Messina…
In questa puntata del mondo alla radio focus sull’emergenza umanitaria in Ucraina, dopo oltre tre anni di guerra, con la testimonianza di Giovanni Visone, responsabile della comunicazione di Intersos e a Gaza, dove si continua a morire dopo la fina della tregua con Monica Minardi, presidente di Medici Senza Frontiere Italia. Presentata poi questa mattina la terza edizione del censimento sulle Istituzioni del terzo settore che l’Istat conduce con cadenza triennale e che coinvolge oltre 60mila istituzioni non profit. Ne parliamo con Fabio Rapini, direttore delle statistiche economiche dell’Istat. A pochi giorni dalla giornata in ricordo delle vittime innocenti delle mafie si continua a parlare di criminalità organizzata al Sud e non solo. Il volume d’affari annuo delle mafie italiane si aggira attorno ai 40 miliardi di euro l’anno, segnando un sempre più evidente il collegamento tra criminalità e colletti bianchi, come spiega Don Luigi Ciotti, presidente e fondatore di Libera. Martino Ceravolo, commerciante di Soriano Calabro, in provincia di Vibo Valentia il 25 ottobre del 2012 si è visto portar via un figlio di appena 19 anni, Filippo, vittima innocente di una guerra di mafia tra due cosche del posto, Loielo ed Emanuele e da 12 anni porta avanti la sua richiesta di giustizia. Antonino De Masi è invece un imprenditore calabrese. Le sue aziende di famiglia, nella Piana di Gioia Tauro e vive blindato da tredici anni. De Masi parla della sua resistenza all’ndragheta nel suo libro “Inferi”. Sara Terranova, invece, fa parte del gruppo di giovani che ha contribuito alla rinascita di Verbumcaudo è un antico feudo delle Madonie, nel cuore della Sicilia. Confiscato alla mafia e restituito alla collettività grazie alle indagini di Giovanni Falcone. In conduzione: Michele Raviart In regia: Gustavo Messina Con i contributi di Francesco De Remigis, Alessandro Guarasci e Camilla Del Vecchio…
++ PUNTATA SPECIALE IN ONDA DA ALVITO (FROSINONE), COMUNE ALL'INTERNO DEL PARCO NAZIONALE ABRUZZO, LAZIO E MOLISE, PER LA 19.MA EDIZIONE DEL FORUM PER L'INFORMAZIONE CATTOLICA PER LA TUTELA DEL CREATO PROMOSSO DA GREENACCORD ++ Conducono Luca Collodi e Marina Tomarro (Gustavo Messina, regia). Con noi: Vincenzo Cimino, presidente Ordine dei Giornalisti del Molise; Mauro Banchini, giornalista, già Ufficio Pubblica Informazione Regione Toscana; Angelo Cervi, vice sindaco di Alvito (Frosinone)…
Il vertice Ue vota il riarmo ma il piano parte in salita, Donald Trump e le sfide allo Stato di diritto coi licenziamenti di migliaia di giornalisti e dipendeti delle agenzie federali e le deportazioni di massa e poi il Forum per la Custodia del Creato e lo stato di salute dei libri in Italia e non solo nella puntata odierna de' Il Mondo alla Radio. "ll Libro Bianco sulla difesa ha un nome che dice tutto, 'Readness' ovvero 'Prontezza 2030". Lo ha affermato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rispondendo a una domanda se il nome ReArm Europe verrà modificato come chiedono Spagna e Italia. "Il piano da 800 miliardi di euro prevede di finanziare non solo il riarmo ai fini difensivi ma anche le infrastrutture, la mobilità militare, il cyber, elementi sulla comunicazione e così via. Dunque ieri sera il Consiglio europeo ha adottato le conclusioni su competitività, migrazioni e difesa e modifiche al quadro finanziario pluriennale, alla fine l’Ungheria ha votato il piano, ma si è sfilata dal sostegno dei 27 all’Ucraina. La roadmap, infatti, prevede di chiudere al Consiglio Europeo di giugno, fissato in calendario subito dopo al summit della Nato in Olanda, dove gli alleati saranno chiamati ad aumentare i target di spesa - si parla di almeno il 3% - sotto l'impulso di Donald Trump. Certo, tre mesi sono un orizzonte molto esteso e alcune tappe previste dal ReArm Europe (ad esempio l'attivazione delle deroghe al Patto di stabilità sulle spese in sicurezza) dovrebbero avvenire ben prima. La Germania senz'altro lo farà, l'Olanda forse no, i Paesi ad alto debito come Italia e Francia sono sul "chi va là". L'altro aspetto spinoso è la norma sul 'buy European', fortemente voluto dalla Francia per dare impulso all'industria del Vecchio Continente. Per un commento su quanto emerso a Bruxelles, abbiamo sentito Ettore Greco, vice- presidente dell’Istituto Affari Internazionali Donald Trump ha chiesto l'impeachment del giudice di Washington James Boasberg che ha ordinato il blocco delle deportazioni di 250 venezuelani definendole illegali. Secondo Trump molti di loro appartenevano alla gang Tren de Aragua, definita “un'organizzazione terroristica”. Da giorni, negli Stati Uniti, si dibatte non solo su questa questione ma anche sull’espulsione di residenti in regola con il visto, le cui dichiarazioni sono considerate un “rischio” per la sicurezza nazionale. Nell’ottantina di ordini esecutivi firmati dal suo insediamento il Capo della Casa Bianca sfida non solo le corti federali ma anche i poteri dei giudici e le leggi stesse paventando il rischio di una crisi costituzionale. Oggi ha firmato anche l’ordine di smantellamento del Dipartimento dell’Istruzione; pochi giorni fa ne ha firmato un altro con il quale ha licenziato 700 giornalisti e svuotato sette agenzie federali licenziando 200mila dipendenti in prova. Fra queste la Us Agency for Global Media a cui appartiene anche Voice of America, la storica radio fondata nel 1942 per contrastare la propaganda nazifascista. Eppure nel suo discorso di insediamento ha detto che avrebbe abolito la censura e rafforzato la libertà di espressione. Come leggere queste decisioni? Ci aiuta a capirne di più Gianluca Pastori, docente di Scienze Politiche alla Cattolica di Milano Al via da oggi fino a domenica 23 marzo ad Alvito in provincia di Frosinone il XIX Forum dell’informazione cattolica per la Custodia del Creato. Filo conduttore dell’incontro è il tema “Consapevolezza ambientale nella professione giornalistica. Tutela dei territori e la Carta di Pescasseroli”. L’incontro, che vede la presenza di oltre cento giornalisti giunti da tutta l'Italia, è promosso dall’associazione culturale Greenaccord. Focus sulla montagna, sui parchi e su questa Carta deontologica che contiene norme e principi per una corretta comunicazione dei temi ambientali. Ne parliamo con Patrick Maurelli, Responsabile del Progetto SUN4U Giornata mondiale della Poesia, una ricorrenza importante per le parole. E noi vogliamo ragionare sullo stato di salute della lettura. Un tema spesso oggetto di indagini nei diversi Paesi. In Italia, nel 2024, in base ai dati dell’Osservatorio di Associazione Italiana Editori, ha letto almeno un libro il 73% della popolazione tra i 15 e i 74 anni. Nel mondo, secondo le analisi delle associazioni di categoria, al primo posto c’è la Francia, che raggiunge il 90%, seguita da Regno Unito e Nuova Zelanda. Stando al Bel Paese, quel che richiama l’attenzione sono anche i risultati sulla qualità della lettura: tra il 2022 e il 2024, è diminuito di 45 minuti il tempo settimanale dedicato ai libri a stampa, passando da 3h32 a 2h47, come è diminuita del 3%, la fascia di coloro che leggono con una buona frequenza settimanale, cioè tutti i giorni o almeno qualche volta a settimana. Ci sono, in Italia, grandi differenze geografiche, il Sud e le Isole, con alcune eccezioni, si discostano dalla media per un -11%: una fragilità della lettura che è spesso condizionata da carenze infrastrutturali, come la scarsità di biblioteche e di librerie o carto-librerie. Oltre alla geografia, molte oscillazioni sono legate al titolo di studio e al genere, le donne leggono più degli uomini, sbaglia invece chi addita i giovani, perché sono proprio loro a leggere di più, in particolare i giovanissimi, fino ai 14 anni. Il calo più consistente avviene a partire dai 25 anni. Abbiamo commentato questi dati con Adriano Monti Buzzetti, presidente del Cepell, Centro per il Libro e la Lettura e con Maurizio de Giovanni, uno degli scrittori più amati del momento, creatore del commissario Ricciardi e ora in libreria con il romanzo L’antico amore. La Rubrica "Topic Trends" consueto appuntamento del Venerdì con Matteo Valsecchi, giornalista di TV Sorrisi & Canzoni In conduzione: Cecilia Seppia In redazione: Cecilia Seppia, Michele Raviart con il contributo di Marco Guerra, Marina Tomarro, Eugenio Murrali In regia: Daniele Giorgi…
Riesplode il conflitto a Gaza. Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, annuncia che finora più di 400 morti e quasi 600 feriti sono arrivati negli ospedali della Striscia. E poi in questi primi 25 minuti parleremo anche dello stato del giornalismo in Italia. Domani festa del papà, San Giuseppe artigiano. Ma come è cambiata la figura del padre in questi anni, quale è l’apporto che dà alle famiglie e al mondo del lavoro Dunque, Israele ha deciso di riprendere il conflitto nella Striscia. L'obiettivo di raggiungere gli scopi della guerra, tra cui il rilascio di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti". Unanime la condanna internazionale. L'Alto commissario Onu per dei diritti umani, Volker Türk, si è detto "inorridito dagli attacchi aerei e dai bombardamenti israeliani di ieri sera a Gaza". "La guerra deve finire" e "questo incubo deve finire immediatamente”. La commissaria europea per la Gestione delle crisi, Hadja Lahbib è netta. E ora parliamo di lavoro, nel settore giornalistico. E’ stato presentato un rapporto Fondazione Murialdi, con il supporto di Sapienza Università di Roma, Inps, Inpgi, Ordine e Casagit. I lavoratori autonomi del settore giornalistico si concentrano nelle fasce di reddito più basse. Il 70% di loro guadagna meno di 25mila euro all'anno, mentre solo una minima parte supera la soglia dei 50mila euro. Il confronto con i giornalisti subordinati evidenzia un divario significativo, con i dipendenti che registrano stipendi medi più alti. Insomma, sempre più precari. Domani festa del papà, San Giuseppe artigiano. Ma come è cambiata la figura del padre in questi anni, quale è l’apporto che dà alle famiglie e al mondo del lavoro. In Italia, il tasso di utilizzo del congedo di paternità è più che triplicato fra il 2013 e il 2022: sono più di 3️ padri su 5️ ad utilizzarlo, ma con marcate differenze a seconda del territorio o del tipo di contratto aziendale. Tra le regioni del Nord troviamo un numero maggiore di padri che ne usufruisce, ridotto invece tra chi lavora in aziende piccole e ha un reddito più basso. Il congedo di paternità è stato introdotto in Italia nel 2012 e ha come scopo quello di favorire la condivisione della cura e il legame tra padri e figli. Ospiti a Radio Vaticana, Il Mondo alla Radio Simone Garroni, direttore generale della ong Azione contro la fame (2.55) Il parroco della Sacra Famiglia a Gaza padre Gabriel Romanelli (9.00) Giampiero Spirito, presidente della Fondazione Murialdi (20.00) Alessandra Costante, segretario della Fnsi (22.00) Christian Ruggiero, Professore Associato in Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi alla Sapienza di Roma (23.00) Maurizio Quilici, Presidente dell’Istituto studi sulla paternità (30.40) Andrea Dotta, responsabile dell'Unità operativa di Terapia Opbg (45.00) Federico Porro, un giovane papà di Roma (47.00) Il segretario generale di Cna Roma Giordano Rapaccioni (49.50) In studio: Alessandro Guarasci, Cecilia Seppia, Roberta Barbi, Marina Tomarro In regia: Bruno Orti .…
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